Comitato Regionale

Emilia-Romagna

La carica dei motociclisti

Intervista a Daniele Manicardi, presidente della Lega Motociclismo Uisp Emilia-Romagna.

Una gara di motociclismo Uisp(da Area Uisp n. 12)

Sono quasi trenta gli anni di storia alle spalle della Lega Motociclismo della Uisp Emilia-Romagna che, nel corso di questi sei lustri, è riuscita a mettere in piedi un vasto programma di attività. Per descrivere questa realtà partiamo innanzitutto dai numeri: 100 società sportive affiliate su tutto il territorio regionale per un totale di quasi tremila singoli tesserati. Un'organizzazione semplice ma efficace è quella che ci viene descritta da Daniele Manicardi, presidente regionale della Lega Motociclismo, che parla di un calendario concordato di anno in anno con tutte le società sportive del territorio. Un incontro cui si accompagna il fondamentale e costante controllo della sicurezza degli impianti. "La differenza fondamentale con le altre associazioni che praticano il motociclismo, a mio modesto parere, potrebbe essere proprio il coinvolgimento delle società - afferma Manicardi - che per noi rappresenta l'elemento al primo posto nella nostra organizzazione. Altro elemento centrale è poi il costo di partecipazione alle gare, più contenuto, e la divisione in categorie legate alla capacità invece che all'età: una modalità che ci permette di organizzare gare più equilibrate tra corridori dotati delle stesse abilità".

Quali sono le principali attività organizzate dalla Lega?
"Le attività regionali sono legate principalmente al fuoristrada, con il motocross ed il minicross, alla minimoto e alle rievocazioni storiche. Proprio la minimoto ha assunto negli ultimi tempi una rilevanza importante nel nostro settore, con più di 200 piloti che in media partecipano alle nostre manifestazioni a fronte di una media di 60 piloti per gara nelle altre federazioni. Si tratta di una vera esplosione di consensi verso questa attività, che ha la caratteristica di essere innanzitutto più economica e meno complicata. Se c'è invece un settore in cui siamo carenti è quello della velocità: l'organizzazione di una gara in quest'ambito è infatti ancora troppa costosa. Basti pensare infatti che il noleggio di un velodromo parte da una base di almeno 50 mila euro. Ci stiamo muovendo invece con l'enduro, anche se quello è un campo in cui spesso si incontrano delle difficoltà legate all'attraversamento dei territori".

Quante sono all'incirca le manifestazioni organizzate e qual è il percorso da seguire per la loro messa in piedi?
"Abbiamo un totale di circa 40 manifestazioni annuali, organizzate direttamente dalle società affiliate alla Uisp in collaborazione con la Lega regionale, la quale si occupa di omologare il percorso, inviare il nullaosta per la gara, fornire i giudici di gara e il servizio di cronometraggio. In pratica alle società viene fornita tutta la collaborazione utile per svolgere nel migliore dei modi la manifestazione. Al termine di ogni giornata la società organizzatrice, in collaborazione con il nostro giudice di gara, stila il verbale della manifestazione, inserendo le varie problematiche riscontrate durante la giornata e inviando poi il tutto alla Lega regionale".

Chi può partecipare alle vostre manifestazioni e quali sono le regole da osservare?
"Possono partecipare alle nostre gare tutti i soci dei moto club affiliati alla Uisp, che rilascia loro direttamente una licenza per partecipare all'attività. Per queste attività è necessaria una visita medica presso un istituto di medicina sportiva mentre, per tutti coloro che vogliono effettuare solo allenamenti, basta il certificato medico di sana e robusta costituzione. Per quanto riguarda poi certe limitazioni, noi abbiamo vietato alcune elaborazioni delle moto, che risultavano anche molto costose, rendendo così le moto tutte uguali. In assenza di particolari modifiche, la partecipazione a una gara finisce dunque con l'essere a portata di chiunque compri una moto e voglia cimentarsi con questo sport dopo un periodo di allenamento e di pratica".

Quali particolari novità avete in programma per lo sviluppo della vostra attività?
"Al momento stiamo sviluppando il progetto 'Sentieri di montagna' in collaborazione con alcuni comuni del crinale delle montagne di Reggio Emilia. Si tratta di un'iniziativa in cui abbiamo coinvolto anche la federazione, con l'idea di realizzare un'ampia realtà in cui sia consentito ai motociclisti di girare in montagna senza incorrere in sanzioni e nel rispetto delle regole e della natura. Il tutto è partito con il comune di Quattro Castella e con il corpo delle Guardie forestali e adesso stiamo coinvolgendo anche la Provincia di Reggio Emilia. Speriamo di arrivare a tracciare delle mappe con tutti i sentieri, la cui cura e manutenzione vorremmo affidare alle società sportive, cercando di far passare così un messaggio: lasciare a tutti la possibilità di vivere la montagna anche in moto, ma solo nei luoghi appositi e nelle condizioni di sicurezza che avremo garantito. La speranza per l'immediato futuro è poi quella di estendere il progetto anche alle provincie di Modena e Parma".

Ci sono particolari difficoltà nella realizzazione di un simile progetto?
"Sicuramente l'allargamento che abbiamo previsto determina la necessità di tarare nuovamente la nostra azione. Adesso infatti dobbiamo chiarire i percorsi e verificare la disponibilità ad operare delle nostre società, le quali a loro volta dovranno accettare una realtà mutata in cui non sarà più possibile invadere la montagna senza criterio. Ma crediamo davvero che entro la fine di aprile si possa arrivare alla realizzazione della prima tappa di questo progetto".

Qual è il vostro operato invece nel settore dell'educazione stradale e della sicurezza?
"Sul livello nazionale abbiamo diversi programmi di educazione stradale nelle scuole. In genere si parla di una chiacchierata di quattro ore con i ragazzi in cui spieghiamo come si usa uno scooter, quali sono le dotazioni basilari di sicurezza, i rudimenti della segnaletica stradale e come ci si comporta alla guida in particolari condizioni atmosferiche. Spieghiamo anche quali sono le conseguenze, non solo legali, dell'elaborazione impropria di un mezzo. In Emilia-Romagna questa attività si svolge per ora nei soli moto club, ma speriamo di riuscire quanto prima a entrare nelle scuole anche qui".

Quali sono invece le principali problematiche connesse allo sviluppo futuro di questa Lega?
"La prima difficoltà che abbiamo è connessa ai costi di questo sport. La crisi finanziaria che ha colpito l'Europa ci obbliga ad un maggiore controllo dell'attività futura, poiché tutto il nostro settore è in crisi: i nostri sponsor hanno infatti ridotto i contributi, le società devono affrontare costi maggiori, il pilota difficilmente affronta lunghe trasferte. Tutto questo ci deve fare riflettere, cercando di individuare nuove strategie che ci permetteranno di continuare a coinvolgere il maggior numero di partecipanti, contenendo i costi il più possibile. In più, l'aumento del prezzo della nostra copertura assicurativa contribuisce ad aggravare maggiormente questa situazione di difficoltà. Ma il problema dell'assicurazione riguarda anche le liquidazioni degli infortuni: non nascondo che i cambiamenti che abbiamo subito sulla nostra assicurazione, che prima rappresentava un nostro fiore all'occhiello, stia creando un certo astio anche tra noi e alcune società. Credo che una possibile soluzione di questi problemi possa passare attraverso la scelta di assicurazioni personalizzate, con una franchigia più bassa e un rapporto più bilanciato tra ciò che paghiamo e quello che ci viene dato in cambio".

Alla luce di quanto detto finora, quali ritieni possano essere i percorsi futuri della Lega Motociclismo?
"Noi puntiamo innanzitutto su un consolidamento delle nostre attività più affermate, ma nel contenimento dei costi. Speriamo poi di sviluppare il campo della rievocazione storica, con il recupero di circuiti antichi in collaborazione con i comuni, per dare futuro ad un'attività puramente amatoriale, con basse velocità, con i mezzi e i campioni di un tempo. Proprio domenica prossima (19 dicembre, ndr) a Lugo avremo un incontro per sviluppare un calendario in tal senso. Ma qualsiasi ipotesi di sviluppo si baserà sempre sul nostro fiore all'occhiello: ovvero la formazione del nostro gruppo dirigente, dai direttori ai giudici di gara".

vi.mar.

SERVIZIO CIVILE: Mettiti in gioco con Uisp!

 

UP! Uisp Podcast - Sport, politica e attualità

SPORT POINT - Consulenza accessibile per lo Sport

Differenze in Gioco - Sport libera tutt*

PartecipAzione: AssociAzioni in-formazione

Briciole di Pollicino: la formazione Uisp

Il calendario degli appuntamenti di formazione per istruttori Uisp

Forum Terzo Settore Emilia-Romagna

Il sito del Forum del Terzo Settore Emilia-Romagna